Documento di supporto per il mese di maggio

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Schema di riferimento per un momento di preghiera

Questo schema di preghiera include un canto in lingua bahasa Indonesia, e ogni mese verrà proposta una musica di una chiesa diversa da ascoltare e/o cantare. Potete sentirvi liberi di adattare la musica in base alla vostra situazione locale e alla disposizione dello spazio per la preghiera.

 

Canto 1 : L’opera dello Spirito Santo / Karya Roh Kudus

Salmi

Salmo 116 a

Amo il Signore, perché ascolta

il grido della mia preghiera

Verso di me ha terso l’orecchio

nel giorno in cui lo invocavo

 

Mi stringevano funi di morte

ero preso nei lacci degli inferi,

ero preso da tristezza e angoscia

Allora ho invocato il nome del Signore:

“Ti prego, liberami, Signore”

 

Pietoso e giusto è il Signore

il nostro Dio è misericordioso

il Signore protegge i piccoli

ero misero ed egli mi ha salvato

 

 

Ritorna al tuo riposo, anima mia,

perché il Signore è stato buono con te.

Perché tu, Signore, mi hai liberato dalla morte,

i miei occhi dalle lacrime

i miei piedi dalla caduta

perché io possa camminare davanti al Signore

nella terra dei viventi.

 

Salmo 117

 

Lodate il Signore, voi tutte le nazioni;

esaltatelo, voi tutti popoli.

Perché grande è il suo amore verso di noi,

e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Lodate il Signore.

 

Testo biblico

Atti 2:1-13

Quando giunse il giorno di Pentecoste, erano tutti insieme nello stesso luogo. E all’improvviso dal cielo venne un suono come di vento impetuoso, che riempì tutta la casa dove erano seduti. Apparvero tra loro lingue divise, come di fuoco, e una lingua si posò su ciascuno di loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro la capacità.

A Gerusalemme vivevano Giudei osservanti provenienti da ogni popolo del cielo. A questo rumore la folla si radunò e rimase sconcertata, perché ognuno li sentiva parlare nella propria lingua madre. Stupiti e meravigliati, chiesero: “Non sono forse galilei tutti questi che parlano? E come mai sentiamo parlare, ciascuno di noi, nella propria lingua madre? Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia che appartengono al Cireneo, e visitatori di Roma, Giudei e proseliti, Cretesi e Arabi: nelle nostre lingue li sentiamo parlare delle opere della potenza di Dio”. Tutti erano stupiti e perplessi e dicevano l’un l’altro: “Che significa questo?”. Ma altri sogghignavano e dicevano: ” Si sono ubriacati di vino nuovo”.

 

Canto 2 : L’opera dello Spirito Santo KARYA ROH KUDUS

 

Riflessione biblica

La storia della venuta dello Spirito Santo è un tesoro nella vita della Chiesa primitiva. Ci insegna il modo in cui gli Apostoli e Maria hanno atteso insieme il compimento di una delle promesse di Gesù, quella di dare ai suoi discepoli una forza dall’alto (Luca 24:9) che li avrebbe condotti alla pienezza della verità (Giovanni 16:13). È una storia di fondazione che parla del significato della Chiesa, dello Spirito che anima la comunità dei credenti e allo stesso tempo del suo profondo legame con la vita e il messaggio di Gesù.

 

Cosa accadde “quando venne il giorno di Pentecoste”? Riuniti per la festa ebraica, in profonda continuità con la spiritualità di Israele, i discepoli erano insieme. Grazie a questa comunione visibile di fatto, questo evento permette loro di essere testimoni di un dono così grande. Ma ciò che Luca descrive nel racconto degli Atti degli Apostoli, in particolare nei versetti da 2 a 4, sono eventi fisici e sonori straordinari: un rumore, un soffio, lingue di fuoco. Il soffio e il fuoco sono elementi dal grande simbolismo biblico che indicano una certa presenza di Dio. Il ruggito potrebbe essere troppo facilmente immaginato come una sorta di rumore, un suono senza bellezza. La parola originale è “eco”, che può essere tradotta in greco come un suono forte. Ma più che di un rumore si tratta di un effetto sonoro, di un suono che risuona.

 

Quali effetti hanno prodotto questi eventi? Il racconto stesso ci parla di un giorno in cui i discepoli poterono parlare delle meraviglie di Dio a persone provenienti da tutti i Paesi in cui si era disperso il popolo d’Israele. Alla fine di quella giornata molti furono battezzati (At 2,41). Tuttavia, l’evento miracoloso sembra avere due effetti convergenti: i discepoli iniziarono a parlare in altre lingue e la gente li sentì parlare nelle proprie lingue. Questo particolare ci mostra che l’azione dello Spirito, che si manifesta innanzitutto nella ricezione di un dono da parte della comunità dei credenti, opera allo stesso tempo nelle orecchie di chi ascolta, e che il dono non è solo un miracolo linguistico ma anche la possibilità di una comunicazione e di una relazione reciproca.

 

Mentre attendiamo ancora oggi il compimento delle promesse di Gesù, chiedere e rinnovare il desiderio del dono dello Spirito Santo che unisce e comunica in mezzo a tutte le diversità sembra necessario e persino urgente. Sia l’evento che i suoi effetti potrebbero portare ciascuno di noi, nel proprio luogo e nella propria realtà quotidiana, a superare gli errori di comunicazione o le incomprensioni. Un indizio per questa ricerca potrebbe essere quello di ricordare quali suoni, quali parole o addirittura emozioni ci hanno fatto iniziare il nostro cammino di fede e continuano a risuonare in noi a distanza di tempo, ispirandoci sia personalmente che nella vita con gli altri. Questi suoni portano la firma dello Spirito.

 

Domande per la condivisione

  1. Quali eventi hanno segnato la mia esperienza di fede fin dall’inizio?
  2. Ci sono oggi barriere di comunicazione anche nella nostra comunità ecclesiale e come possiamo superarle?
  3. Rispetto alle altre confessioni cristiane che conosco, quali segni di unità visibile possiamo cercare per dimostrare che stiamo aspettando insieme il dono dello Spirito di Dio.

 

Una parola dei primi cristiani

“Lo Spirito discese sul Figlio di Dio che era diventato Figlio dell’uomo: così, con lo Spirito, abitò nel genere umano, si posò sugli uomini, risiedette nell’opera plasmata da Dio; lo Spirito compì in loro la volontà del Padre e li rinnovò trasformandoli dalla loro condizione precedente nella novità di Cristo. Anche per questo il Signore aveva promesso di inviarci un Avvocato per metterci in relazione con Dio. Come infatti la farina secca non può diventare pane senza l’acqua, così noi, che eravamo molti, non potevamo diventare uno in Cristo Gesù senza l’acqua che viene dal cielo”.

Ireneo di Lione (II secolo)

 

Attività di gruppo

Il potere della Pentecoste: Condividere il Vangelo in “lingue” diverse

Obiettivo:

Comprendere il significato dello Spirito Santo per consentire ai credenti di comunicare il messaggio evangelico in modi diversi e mettere in pratica questa comprensione servendo gli altri e condividendo il messaggio di Pentecoste attraverso varie forme di linguaggio.

 

– Iniziate leggendo in gruppo Atti 2:1-13.

– Chiedete ai partecipanti di riflettere sul significato dello Spirito Santo in questo brano e su come esso si riferisce alla nostra capacità di comunicare il messaggio evangelico agli altri.

– Chiedete ai partecipanti di condividere esempi di diversi “linguaggi” che usano nella loro vita quotidiana (come i social media, la musica, l’arte, ecc.) e come potrebbero potenzialmente usare queste forme di linguaggio per condividere il messaggio di Pentecoste con gli altri.

– Incoraggiate i partecipanti a considerare anche come i loro talenti e le loro abilità uniche possano essere una forma di linguaggio per diffondere il messaggio della Pentecoste.

 

Volontariato o visite

– Organizzate una visita di volontariato presso un centro di accoglienza locale, un banco alimentare o un centro di aggregazione. In alternativa, programmate una visita a una casa di riposo, a un ospedale o a una prigione.

– Durante il volontariato o la visita, incoraggiate i partecipanti a interagire con coloro che stanno servendo e a offrire parole gentili di incoraggiamento.

– Chiedete ai partecipanti di pensare a come usare i loro talenti o le loro abilità uniche per servire e comunicare con coloro che incontrano.