Veglia di preghiera: le parole di Papa Francesco

Ottobre 03, 2023

“Together”. “Insieme”. Come la comunità cristiana delle origini il giorno di Pentecoste. Come un unico gregge, amato e radunato da un solo Pastore, Gesù. Come la grande folla dell’Apocalisse siamo qui, fratelli e sorelle «di ogni nazione, tribù, popolo e lingua» (Ap 7,9), provenienti da comunità e Paesi diversi, figlie e figli dello stesso Padre, animati dallo Spirito ricevuto nel Battesimo, chiamati alla medesima speranza (cfr Ef 4,4-5).

Grazie per la vostra presenza. Grazie alla Comunità di Taizé per questa iniziativa. Saluto con grande affetto i Capi di Chiese, i leader e le delegazioni delle diverse tradizioni cristiane, e saluto tutti voi, specialmente i giovani: grazie! Grazie per essere venuti a pregare per noi e con noi, a Roma, prima dell’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, alla vigilia del ritiro spirituale che la precede. “Syn-odos”: camminiamo insieme, non solo i cattolici, ma tutti i cristiani, l’intero Popolo dei battezzati, tutto il Popolo di Dio, perché «solo l’insieme può essere l’unità di tutti» (J.A. Möhler, Symbolik oder Darstellung der dogmatischen Gegensätze der Katholiken und Protestanten nach ihren öffentlichen Bekenntnisschriften, II, Köln-Olten 1961, 698).

Come la grande folla dell’Apocalisse, abbiamo pregato in silenzio, ascoltando un “grande silenzio” (cfr Ap 8,1). E il silenzio è importante, è potente: può esprimere un dolore indicibile di fronte alle disgrazie, ma anche, nei momenti di gioia, una letizia che trascende le parole. Per questo vorrei brevemente riflettere con voi sulla sua importanza nella vita del credente, nella vita della Chiesa e nel cammino di unità dei cristiani. L’importanza del silenzio.

 

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